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L'autore affronta il tema dell'autenticità che si presenta complesso e multidimensionale. Lo indaga nella sua dimensione oggettiva quale prospettiva che nella letteratura di marketing si esplica nell'individuazione delle proprietà che rendono una marca o un bene autentici. Si tratta di una dimensione a cui si è andata affiancando una dimensione relazionale secondo cui è autentico ciò che è percepito come un tramite per scoprire il proprio true-self. Ne consegue che tutto può essere ricondotto a qualche forma di autenticità tramite processi di negoziazione riflessiva. Tali processi non sussistono nel caso di una volontaria esplorazione di sé tramite esperienze di contesti naturali e culturali volte a fare acquisire una propria autenticità. Nel lavoro l'ottica si sposta poi sull'essere autentico che l'autore indaga tramite lo studio dell'imprenditore autentico che diventa centrale nel lavoro. Ne vengono identificati i connotati, i comportamenti, gli effetti che ne conseguono sulla gestione e sull'organizzazione dell'impresa. Tutto questo esplorando le peculiarità dei leader autentici dalla letteratura di management e facendo un'analisi empirica su imprenditori di nicchia del settore viti-vinicolo. Il dato più significativo che emerge è il ruolo del tempo autentico quale variabile-ponte tra il bene ed il comportamento imprenditoriale. Chi vive il tempo autentico trasforma gli attributi del bene autentico in valori. Più questo meccanismo si concretizza più il bene risultante è intriso di impersonalità e di una incontaminata autenticità. È su tale meccanismo che l'autore si sofferma esplorandone componenti ed effetti.